Secondo uno studio del Dipartimento studi aziendali e giuridici (Disag) dell’Università di Siena, le aziende vitivinicole che hanno fatto scelte sostenibili avranno una crescita doppia rispetto a quelle tradizionali (entro il 2020 incremento annuo dei fatturati compreso tra +7% e +10% rispetto alle tradizionali tra 3% e 5%).
Nel 2020 il valore del fatturato del vino sostenibile sarà di 4 miliardi di euro, rispetto ai circa 3 miliardi attuali (crescita del Pil a +30%). I principali fattori sono l’attenzione del mercato e dei consumatori su tematiche ambientali e sociali e la maggiore crescita imprenditoriale che caratterizza le aziende orientate a strategie di sviluppo sostenibile.
Infatti la sostenibilità ambientale e sociale porta l’azienda a modelli di business nuovi e ad un efficientamento dei processi operativi aziendali. Le aziende migliorano in termini di comunicazione sul mercato, gestione delle risorse, rapporto fra costi e ricavi, propensione all’innovazione.
Lo studio dell’Università di Siena rileva inoltre come vi siano rispetto al 2013, miglioramenti nella capacità delle imprese di agire in rete (rapporti di filiera), sul piano della comunicazione e su quello della diffusione di buone pratiche (trasferimento tecnologico). Inoltre sottolinea come per chi sceglie un approccio sostenibile è importante lavorare su alcuni aspetti principali: gusto legato al territorio, difesa del paesaggio, rispetto per le generazioni future, riduzione di fertilizzanti ed erbicidi, tracciabilità, rispetto della biodiversità notando però come sia necessaria una maggiore collaborazione e dialogo tra le aziende che potrebbe portare a migliori risultati.
A fronte di imprese del vino orientate alla sostenibilità ve ne sono ancora molte che sembrano accontentarsi di alcuni livelli di soglia di sostenibilità raggiunti e ritenuti sufficienti per competere su un mercato che non sempre è pronto a riconoscere alla sostenibilità un valore aggiunto.